Troy...un navigatore a cui devi chiedere "PERCHE'!?"


Ci siamo risvegliati nella casa tutta oggetti dove ci hanno ospitato Clive e Sheila, così ci siamo poi fatti un english tea e ci siamo messi nel giardino dove poi Sheila ci ha fatto vedere un po’ di video e foto fatti nei loro viaggi attorno all’Australia!
Verso le 10 siamo poi partiti per fare ritorno verso Melbourne e ci siamo fermati a fare colazione in un autogrill con la apple cake con la glassa sopra, poi siamo andati ai Royal Botanic Garden sempre a Melbourne e sono davvero enormi…c’erano mille giardini e viette e laghetti coi ponti…tantissimi fiori diversi e piante altissime!
Abbiamo poi cercato un campeggio più vicino al porto e ci siamo imbattuti in un campeggio Hqualcosa Bay che è piuttosto bruttino, ma ci siam stati proprio poco poco e ci dormiamo e basta che tanto domani partiamo! E dopo aver mangiato qualcosa abbiamo deciso di andare a fare un giretto a Carlton di nuovo e ci siamo presi il solito buon gelatino… Ma la cosa più bella è il fatto che non riuscivamo ad arrivarci a Carlton, e più precisamente a Lygon Street, un po’ per il traffico iniziale sul ponte, un po’ perché Troy (il navigatore) diceva di tenere la sinistra e Nick ha interpretato la cosa così ci siamo ritrovati su una corsia costretti a fare un’inversione a U e ritornando al punto iniziale della lunghissima via, poi imboccata una strada giusta Troy inizia a dare i numeri e noi ci ritroviamo nel bel mezzo del centro con gli incroci con svolta a destra stando a sinistra senza sapere dove andare…ma la brillante idea è poi arrivata, spegnere Troy e affidarci alla cartina…ed è stata un’ottima idea!
Ora siamo tornati in campeggio dentro a Jwarez con le lucine di Natale sempre accese…e andremo a letto che stanotte coi nostri cuscini sarà meglio!!! Inoltre abbiamo anche le lucine chiamate “stelle cadenti”…tu cerchi di attaccarle con la ventosa in alto, ma loro instancabili cadono per rendere il tutto un po’ più animato!
Goodnight…
ps. La frase che Nick ormai ha fatto sua è: “IL CASO NON ESISTE!” (detta con la giusta intonazione, cioè quella del vecchio saggio)

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